Se Dio è l'alfa e l'omega, ovvero l'inizio e la fine, potremmo anche dedurre che Questi sia sinonimo del Tutto. Quindi anche gli uomini non potrebbero che essere una sua "parte". Gli uomini, pertanto, sarebbero Figli di Dio, secondo questa ipotesi, quanto lo è Gesù. Ne consegue che ogni uomo (come qualunque altra cosa) sarebbe l'espressione di Dio. Tuttavia Gesù viene proposto dai Vangeli come il Signore che si è fatto Uomo; si desume da ciò che vi sia, quindi, una differenza tra Lui e gli altri uomini.
Se accettiamo tale assunto, ovvero di una figura "a metà strada" tra l'uomo e Dio, possiamo ipotizzare che sia tale differenza ad avergli consentito di sancire una nuova alleanza tra il Padre (Dio) e i suoi figli (gli uomini). Tale Alleanza è possibile (e consiste) nelle rivelazioni del Messia che consentono di scegliere tra il peccato (Difetto) e la virtù (disposizione dell'anima a operare per il bene). ll perdono, quindi la remissione dei peccati (condono), è possibile grazie a questa nuova conoscenza, dalla quale gli uomini possono attingere, che trova fonte nelle parole del Cristo.
Se invece rifiutiamo l'assunto tale per cui Gesù sarebbe il "figlio di Dio", ovvero un punto d'incontro tra Questi e gli uomini, rimane comunque il significato, il messaggio espresso nei Vangeli. Se assumessimo il principio "ama il prossimo tuo (cioè chiunque altro) come te stesso" vivremo una vita senza mai alcuna preoccupazione per il nostro e l'altrui futuro.